Analisi dell’evoluzione degli strumenti internazionali volti al contrasto della violenza di genere.

Autores

  • Agostina Latino Universidade de Camerino

DOI:

https://doi.org/10.5020/2317-2150.2015.v20n3p649

Palavras-chave:

Violenza nei confronti delle donne. Strumenti internazionali. Convenzione di Istanbul. 

Resumo

Fin dal 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni unite (NU), con la risoluzione n. 54/134, ha proclamato il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. La data è stata scelta in ricordo del brutale assassinio delle sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, sotto la feroce dittatura di Trujillo. Le tre sorelle, soprannominate “las mariposas”, le farfalle, per la loro bellezza e vivacità, il 25 novembre 1960, furono catturate, torturate, uccise e gettate con la loro auto in un precipizio, al fine di simulare una morte accidentale, da agenti segreti del servizio di informazione militare, mentre si recavano a visitare i loro mariti in prigione per motivi politici. Il fenomeno della violenza nei confronti delle donne è una vera e propria pandemia che non conosce confini poiché investe indistintamente tutto il mondo, sia pure con declinazioni e tassi di incidenza diversi. La violenza nei confronti delle donne è un tema risalente nel tempo1. In queste brevi note, dopo aver individuato le forme più diffuse di violenza nei confronti delle donne, cercheremo di ricostruire le tappe degli strumenti adottati sotto l’egida delle Nazioni unite e nei quadri regionali, per analizzare più specificamente la Convenzione di Istanbul, ossia la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011, aperta alla firma l’11 maggio 2011, entrata in vigore il 1° agosto 20142.

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Publicado

2015-12-29

Edição

Seção

Artigos